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Novembre 26, 2024Innanzitutto, ricordiamo cos'è un impianto dentale:
è una radice artificiale in titanio, inserita chirurgicamente nell'osso mascellare o mandibolare, per sostituire un dente naturale che è stato perso o estratto. L'impianto funge da supporto per una protesi dentale, come una corona, un ponte o una dentiera, permettendo di ripristinare la funzionalità e l'estetica del dente mancante.
Come si unisce un impianto dentale all'osso?
L'unione dell'impianto dentale all'osso avviene tramite un processo biologico chiamato osteointegrazione. Questo processo è fondamentale per il successo dell'impianto, in quanto consente al titanio (materiale biocompatibile usato per la maggior parte degli impianti) di fondersi strettamente con l'osso circostante, creando una solida connessione che sostiene la protesi dentale.
Il processo di osteointegrazione non avviene immediatamente. Dopo l'intervento chirurgico, l'osso ha bisogno di tempo per crescere e integrarsi con l'impianto. Questo processo può durare da 3 a 6 mesi (a seconda di vari fattori come la qualità dell'osso, la salute generale del paziente e la posizione dell'impianto).
Durante questo periodo, l'osso si riorganizza e cresce lentamente attorno all'impianto, formando una connessione stabile e robusta. Se tutto va bene, al termine di questa fase l'impianto è completamente stabile e può sostenere la protesi (come una corona, un ponte o una dentiera).
Che ruolo ha il titanio nella fase di osteointegrazione?
Il titanio è il materiale più utilizzato per gli impianti dentali perché ha una proprietà unica chiamata osteoconduzione, che favorisce la crescita dell'osso attorno ad esso. La superficie dell'impianto è progettata in modo tale da incoraggiare l'attacco diretto tra l'osso e il titanio. In alcuni casi, la superficie dell'impianto è trattata o sabbiata per migliorarne ulteriormente l'adesione all'osso.
Un impianto dentale può fallire?
Sì, gli impianti dentali possono fallire, anche se il tasso di successo è generalmente molto elevato, superiore al 90-95%. Tuttavia, come in qualsiasi intervento medico, ci sono dei rischi e delle complicazioni che potrebbero portare al fallimento dell'impianto.
Quali fattori influiscono?
1. Osteointegrazione incompleta
2. Infezioni (Perimplantite)
3. Complicazioni durante l'intervento chirurgico
4. Problemi con la qualità dell'osso
5. Fattori legati al paziente:
- Fumo: Il fumo aumenta il rischio di infezione e riduce l'afflusso di sangue alle gengive e all'osso, compromettendo l'osteointegrazione.
- Malattie sistemiche: Patologie come il diabete, le malattie autoimmuni o l'osteoporosi possono influire sulla capacità del corpo di guarire e integrare l'impianto.
- Cattiva igiene orale: Se il paziente non mantiene una buona igiene orale, si possono formare batteri intorno all'impianto, aumentando il rischio di infezioni.
- Bruxismo (digrignamento dei denti): Le persone che digrignano i denti o serra la mascella durante il sonno (bruxismo) esercitano una pressione eccessiva sugli impianti, il che può danneggiarli nel tempo.
6. Problemi con la protesi
NELLO STUDIO DENTISTICO MELITA DENTAL
I MEDICI ODONTOIATRI AIUTANO A RIDURRE
I RISCHI EDUCANDO AL PAZIENTE
I NOSTRI SUGERIMENTI:
- Seguire le indicazioni precise riguardo la cura post-operatoria, l'igiene orale e il controllo periodico.
- Evitare di fumare durante il periodo di recupero.
- Mantenere una buona salute orale e programmare visite regolari dal dentista.
- Gestiscire eventuali malattie sistemiche (come il diabete) con l'aiuto di un medico.
"il rischio di fallimento può essere ridotto
grazie ad una corretta pianificazione e
ad una valutazione accurata del caso"